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Amistad: La figlia della luna di Francesca Redeghieri - Recensione -

Serie: -
Autore: Francesca Redeghieri
Editore: Emma Books
Genere: Romanzo Storico, Romanzi Rosa
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Sinossi

Anno 219 a. C. L’esercito romano sta espandendo la sua brama di potere e solo un uomo sembra poterne arrestare l’avanzata: Annibale. Per questo i popoli che vogliono liberarsi dall’oppressione di Roma si uniscono al grande comandante cartaginese, tra di essi le leggendarie Amazzoni. Nei ranghi di questa stirpe di donne guerriere, le cui epiche gesta le hanno rese temibili in ogni angolo del mondo conosciuto, ci sono due sorelle, non solo di spada ma anche di sangue. I loro nomi sono Amistad e Briseide. La guerra cambierà bruscamente il corso della loro vita, sconvolgendo tutto ciò in cui hanno sempre creduto, ma insegnerà loro il potere dell’amore. Il prezzo da pagare però sarà alto: l’uomo che condurrà Amistad alla scoperta di una passione dolce e inaspettata è infatti un romano, il nemico. I due si troveranno così su schieramenti opposti, in una sfida contro il fato che si prenderà gioco di loro. Sullo sfondo, l’eco di una lontana maledizione divina. Le scelte di Amistad saranno difficili da affrontare, a volte persino inammissibili. Ma quando c’è di mezzo l’amore, nulla sembra essere impossibile…


Buongiorno Sedotte! Oggi sono qui a parlarvi di questo romanzo che mi ha colpita, appena l’ho iniziato (pur piacendomi la trama) pensavo fosse un mattone, ma fin da subito ho notato uno stile scorrevole e fluido dell’autrice che mi ha totalmente ammaliata. Sono una patita dei libri storici, ma fino a poco tempo fa leggevo quelli ambientati ai primi ‘800. Solo in questo periodo mi sono buttata a spingermi oltre come in questo caso con “Amistad: la figlia della luna”. È stata veramente una piacevolissima lettura!
“Che femmina era mai quella? Tanto bella quanto letale.”
In questo romanzo ci imbattiamo tra mito e storia con sottofondo Annibale e le guerre puniche. Una storia molto avvincente con personaggi caratterizzati molto bene. Ritroviamo le amazzoni, delle guerriere forti fino al punto di battersi con dei gladiatori, come è successo alla nostra eroina Amistad. Le amazzoni non hanno alcuna parentela tra di loro (tranne che per Amistad e la sua gemella Briseide), ma si sostengono e si proteggono a vicenda. Sono donne valorose che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto dagli uomini che le reputano comunque fragili e le deridono. Ma non appena vedono la loro reale potenza ne rimangono esterrefatti. 
“Quasi senza volerlo, si ricordò di quelle due semplici parole che gli erano uscite dalla bocca. L’aveva chiamata mea bellator e più il tempo passava, più lui capiva che non avrebbe potuto rinunciare alla sua guerriera.”
Le amazzoni si offrono a guardia personale con il cartaginese Annibale contro i Romani. Inutile dirvi i colpi di scena che ci saranno in tutto l’arco del libro. Gli scontri che ti emozionano, gli incontri, le battaglie, gli amori che non dovrebbero esserci.. Uno su tutti: Amistad e Quinto Cassio Longino, un Romano. Amistad è l’amazzone più in gamba delle sue compagne, ha una forza della natura e fino all’incontro con Longino, pensava solo alla caccia e alla guerra. Non appena gli occhi di ghiaccio di Amistad si posano sul comandante della turma avversaria, inizia a provare sentimenti che non sapeva esistessero. Longino è un uomo virile, potente e molto affascinante, impossibile non innamorarsene. Loro due, come potete capire, sono schierati in due diverse fazioni, ma la passione li travolgerà ed è stato emozionante leggere di questa coppia e tutta la forza che hanno avuto per tutto il romanzo. Non posso dirvi di più perché vi rovinerei ogni cosa.
“Sollevò le mani e le portò all’altezza delle sue labbra, baciandole le nocche. «Ti voglio come non ho mai voluto nessuna. Venire in questa terra maledetta è stata la cosa migliore che mi potesse capitare.» Intrecciò le dita alle sue. «Perché mi ha portato a te. E io ti voglio, oggi domani e i giorni a venire.»”
Ma in questo romanzo c’è molto altro, dovete leggerlo per vedere quanto è bello! Oltre a tutto, si ha pure un segreto che aleggia e mi ha fatto commuovere la determinazione che ha avuto Amistad con sua sorella alla fine del libro, se lo leggerete, capirete di cosa sto parlando. Ho adorato il loro rapporto, come ho amato quello tra Amistad e Longino. Come non parlare del cavallo di Amistad, Guardiano, sempre pronto a sostenerla fino ad arrivare quasi a morire per lei. 
L’autrice ha creato un’ambientazione che mi ha trasportata dentro alla storia con dei personaggi fantastici, nessuno escluso. 
Consiglio questo libro a chi piace questo genere perché merita! Tanti complimenti a Francesca Redeghieri, non vedo l’ora di leggere il secondo!




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